Leggi anche il post aggiornato al 10 Aprile 2012 sul nuovo spesometro.
Da pochi giorni sul sito dell'Agenzia delle Entrate è disponibile il programma di compilazione dello spesometro, la c.d. comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva (acquisti e cessioni di beni, prestazioni di servizi effettuate e ricevute), obbligo introdotto dall'articolo 21 del decreto legge 78/2010. Colgo l'occasione per ricordare che:
Da pochi giorni sul sito dell'Agenzia delle Entrate è disponibile il programma di compilazione dello spesometro, la c.d. comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva (acquisti e cessioni di beni, prestazioni di servizi effettuate e ricevute), obbligo introdotto dall'articolo 21 del decreto legge 78/2010. Colgo l'occasione per ricordare che:
- i soggetti obbligati alla trasmissione dei dati rilevanti della transazione sono tutti i soggetti passivi ai fini dell'imposta sul valore aggiunto (ovvero tutti coloro che hanno una partita Iva) compresi i contribuenti in regime di contabilità semplificata, gli enti non commerciali, le stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti, i contribuenti che applicano il regime delle nuove iniziative imprenditoriali, mentre sono esclusi i contribuenti minimi;
- i soggetti di cui al punto precedente devono applicare lo spesometro non solo nei casi di vendita di beni e/o prestazione di servizi, ma anche nei casi di acquisto di beni e/o prestazioni di servizi;
- oggetto della comunicazione, da effettuarsi entro la fine di Aprile dell'anno in corso per le transazioni concluse nell'anno solare precedente, sono: i) le operazioni di importo pari o superiore a 3000 euro, al netto dell'Iva, per le quali è previsto l'obbligo di emettere fattura, ii) le operazioni di importo pari o superiore a 3600 euro, al lordo dell'Iva, per le quali non è previsto l'obbligo di emettere fattura;
- solo per il periodo di imposta 2010, oggetto della comunicazione sono le operazioni di importo pari o superiore a 25000 euro, al netto dell'Iva, per le quali è previsto l'obbligo di emettere fattura;
- elementi da indicare nella comunicazione (secondo le specifiche tecniche indicate nell'ultimo provvedimento del Direttore Attilio Befera) sono: i) anno di riferimento, ii) partita Iva o, in mancanza, codice fiscale, iii) gli importi della transazione;
- per i contratti di appalto, di fornitura, di somministrazione e gli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, ai fini del raggiungimento delle soglie di euro 3000 e 3600 concorrono tutte le transazioni effettuate nell'anno solare;
- e infine, come prevede la legge, l'obbligo è escluso qualora il pagamento dei corrispettivi avvenga mediante carte di credito, di debito o prepagate.
La
compilazione dello spesometro attraverso il programma gratuito
dell'A.d.E. risulta semplice e intuitiva soprattutto perché, in
fondo, i dati rilevanti sono davvero pochi e banali. È molto
importante ricordarsi però, prima di procedere con l'invio
telematico, di controllare la comunicazione con l'apposito pacchetto
di controllo messo a disposizione dei contribuenti e dei
professionisti sempre sul sito dell'amministrazione finanziaria. In
realtà le difficoltà di compilazione non sono relative all'utilizzo
degli strumenti informatici quanto piuttosto alla corretta
interpretazione di fattispecie fiscali meno frequenti e più
elaborate. A tal proposito l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul
proprio sito una serie di risposte per la corretta trasposizione di
“casi difficili” nella comunicazione da inviare entro fine
Dicembre. Una parte di questi importanti suggerimenti autentici sono
inseriti nella Circolare 28/E del 21 Giugno 2011 che raccoglie
quesiti ricevuti dall'amministrazione in occasione di incontri con la
stampa specializzata; un'altra parte è inserita in un documento non
meglio specificato del 11 Ottobre 2011 in cui sono raccolti quesiti inoltrati da parte di Associazioni di categoria.
Insomma
cosa dire in attesa dell'ennesima scadenza fiscale? Forse che lo
spesometro è uno strumento che non serve proprio a niente? E
tuttavia anche questa esternazione lasciata su questo blog non
servirà a niente nel senso che entro il 31 Dicembre bisognerà
comunque procedere all'invio della benedetta comunicazione. Dura
lex, sed lex!
Aggiornamento del 22/12/2011
Ieri, 21 Dicembre 2011, il provvedimento con cui il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha prorogato la scadenza dello spesometro al 31 Gennaio 2012. Nel provvedimento si legge che "detto termine viene posticipato al 31 gennaio 2012 al fine di consentire i necessari adeguamenti di tipo tecnologico e di superare le difficoltà operative rappresentate dai soggetti titolari di partita Iva, i quali devono presentare, entro tale data, la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto di importo non inferiore a euro venticinquemila".
Aggiornamento del 22/12/2011
Ieri, 21 Dicembre 2011, il provvedimento con cui il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha prorogato la scadenza dello spesometro al 31 Gennaio 2012. Nel provvedimento si legge che "detto termine viene posticipato al 31 gennaio 2012 al fine di consentire i necessari adeguamenti di tipo tecnologico e di superare le difficoltà operative rappresentate dai soggetti titolari di partita Iva, i quali devono presentare, entro tale data, la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto di importo non inferiore a euro venticinquemila".
Nessun commento:
Posta un commento